La Banca del Tempo
Cosa è:
La Banca del Tempo offre la possibilità di conoscersi e scambiarsi servizi che riguardano la vita quotidiana delle persone. È uno scambio alla pari, senza circolazione di denaro. È un modo intelligente di sentirsi utili ed in compagnia.
Il progetto:
Il progetto Banca del Tempo si basa sullo scambio e fornitura di prestazioni (beni ,servizi e sapere d’ogni tipo intese a soddisfare bisogni legati alla quotidianità.
L’obiettivo è quello di ricostruire e risaldare le relazioni tra persone, partendo dal presupposto che il tempo è oggi una risorsa scarsa per alcuni e troppo abbondante per altri e dalla esigenza di soddisfare le piccole- grandi necessità quotidiane delle fasce in difficoltà della popolazione.
Il progetto 3T si propone di fornire gli assetti che rientrano nel processo di produzione e consumo di beni relazionali, facilitando gli scambi e la fornitura di servizi e lo sviluppo di relazioni interpersonali non strumentali.
Obiettivo:
Attivazione di una rete collettiva di supporto con un coinvolgimento attivo delle famiglie. Il concetto base è la valorizzazione delle capacità e del sapere, delle tradizioni e delle culture senza attribuire loro necessariamente un valore di mercato, ma recuperando un rapporto sociale alla pari basato principalmente sulla relazione di reciprocità e di solidarietà. Infatti, uno degli obiettivi principali di tutti i sistemi di scambio non monetario riguarda la capacità di creare relazioni interpersonali basate sulla fiducia. Le relazioni interpersonali create dai partecipanti sono caratterizzate da un componente strumentale, il vantaggio economico reale prodotto dagli scambi, e da una componente relazionale, che dovrebbe tendere a prevalere sulla prima. Attraverso la ripetizione di scambi reciproci tali relazioni possono rafforzare le reti fiduciarie di un dato sistema economico e aumentare la sua dotazione di capitale sociale. Quindi, un sistema di scambio strutturato secondo il principio della reciprocità può essere un utile strumento di sviluppo locale. Tenendo, altresì, conto di richieste di “aiuto” provenienti da persone impossibilitate a “restituire/scambiare” la prestazione (es. anziani, genitori soli ecc….) l’impianto in esame prevede un rimborso spese per prestazioni rese a vantaggio di tale tipologia di beneficiari.